La traduzione letterale in italiano è venerdì nero, ed è una giornata di svendite folli che nasce negli Stati Uniti. È una tradizione che è diventata celebre a partire dagli anni ’80, quando le offerte del Black Friday si vedevano perlopiù nei grandi magazzini e nei centri commerciali americani. Ma negli anni si sono spostate su internet… e in tutto il mondo.

Ma perché “black”? Che cosa ci può essere di nero una giornata che invece ci proietta verso il Natale, il periodo più festoso dell’anno, con la possibilità di fare regali con prezzi super scontati a chi amiamo di più (e, diciamocelo, anche a noi stessi)?

Ci sono in realtà due teorie, entrambe ritenute valide. Secondo la prima, il “black” farebbe riferimento all’inchiostro nero che normalmente si usava sui libri contabili per segnare le entrate e i profitti, mentre le uscite e le perdite sono di solito registrate in rosso. E a quanto pare, visto il successo delle offerte speciali del Black Friday, i libri contabili dei negozi erano in gran parte scritti in nero in questa giornata così speciale!

In base alla seconda teoria, il nero sarebbe invece riferito allo smog generato dalle molte auto che, soprattutto nei primi anni in cui veniva celebrato il Black Friday, invadevano le strade affrettandosi a visitare i negozi. Oggi per fortuna non è più così, anche perché come sappiamo l’e-commerce è in forte crescita e permette di acquistare comodamente da casa, ormai, praticamente ogni prodotto e servizio.